Salerno, sentenza termovalorizzatore, un anno al Sindaco Vincenzo De Luca con pena sospesa [VIDEO]
Vincenzo De Luca è stato condannato per abuso d’ufficio ad un anno di reclusione ed interdizione dai pubblici uffici per un anno (ma non c’è alcun effetto perché la pena è sospesa), per abuso d’ufficio nel processo sul termovalorizzatore di Salerno. Nelle prossime ore gli atti saranno trasferiti al Ministero dell’Interno per l’applicazione della legge Severino: De Luca, infatti, sarà sospeso dalla carica di sindaco. E’ caduta invece l’accusa di peculato. Analoga condanna anche per gli altri due imputati: Alberto Di Lorenzo e Domenico Barletta, dirigenti del Comune di Salerno.
Il Pm Roberto Penna aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. I giudici della seconda sezione penale, presidente Ubaldo Perrotta, a latere Mariano Sorrentino e Antonio Cantillo hanno condannato il primo cittadino solo per abuso d’ufficio e non peculato assieme al capo staff Alberto Di Lorenzo e al dirigente del settore lavori Pubblici, Domenico Barletta. In base alla legge Severino per De Luca scatta la sospensione da sindaco.
Il processo riguardava la nomina di Alberto Di Lorenzo a project manager per il termovalorizzatore di Salerno da realizzarsi in localita’ Cupa Siglia, che nel 2008 era nelle competenze di Vincenzo De Luca in quanto commissario e incaricato dal Governo. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. L’avvocato di De Luca, Paolo Carbone si è detto pronto a fare appello alla sentenza. Nessun commento per l’ex capo staff di De Luca, Alberto Di Lorenzo. De Luca e gli altri due imputati sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali. Secondo l’accusa, De Luca avrebbe conferito l’incarico di project manager al suo capo staff comunale Di Lorenzo che non era in possesso dei titoli per svolgere il suo ruolo
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