Salerno: polemiche sull’uso di Palazzo Fruscione
Alfonso Gambardella, componente dell’associazione Laboratorio 20 di Salerno, ha inviato lo scorso 29 gennaio alla Commissione Europea (Politiche regionali e urbane) e alla Giunta Regionale della Campania in merito all’uso, a nostro avviso difforme dalla destinazione d’uso prevista dal progetto che ha ricevuto finanziamenti europei, del palazzo Fruscione.
“Parliamo di un immobile – scrive Gambardella – di un valore storico e di un prestigio immenso. Parliamo di un immobile che in base ai progetti e alle deliberazioni dell’Amministrazione Comunale e ai finanziamenti ricevuti doveva essere sede di una biblioteca multimediale comunale e per tale uso tempo fa fu fatto anche un avviso pubblico. Del resto siamo abituati sia alle inaugurazioni, nel caso specifico 21 settembre 2013 e usato per la prima volta solo il 25 ottobre del 2014, sia all’uso degli spazi in difformità alle destinazioni d’uso. Infatti la “sorte” del palazzo Fruscione era già toccata, per fare degli esempi, al Santa Sofia piuttosto che al teatro Pacini (quest’ultimo è uno spazio privato ma con destinazione d’uso pubblico).
Sia ben chiaro l’associazione LABORATORIO20 non è contraria alle iniziative in essere o che già si sono svolte. Non mettiamo in dubbio il loro valore. Ad esempio mai ci permetteremo di criticare il valore artistico della prevista mostra di Milo Manara (inaugurazione prevista per domani 3 febbraio). Abbiamo delle perplessità di altra natura. Ci interressa invece sottolineare che a nostro avviso questa amministrazione da sempre non ha una idea di Politica Culturale (ed una sua programmazione) e che ci sembra assurdo che progetti di recupero e di valorizzazione di spazi di valore e necessari con una specifica destinazione d’uso poi vengono usati sporadicamente per ben altro. Sull’uso e sul recupero degli spazi pubblici, sulle politiche culturali e sociali, e sulle forme di gestione questa associazione cercherà di costruire nelle prossime settimane forme di confronto e di discussione con la cittadinanza”.