Regionali Campania 2015; Legge Severino, duello in Tv tra De Luca e Annunziata: “Io sospeso? Se lo deciderà Renzi”
“Renzi e De Luca pensano di rispettare rigorosamente ogni legge, compresa la Severino”. Così a “In 1/2 H” Vincenzo De Luca, che aggiunge: “A Renzi non chiedo nulla, a palazzo Chigi abbiamo parlato di problemi seri, sviluppo e investimenti, non di pettegolezzi”.
“Le leggi vanno rispettate tutte. La Severino finché c’è va rispettata rigorosamente e religiosamente. Ma se non siamo un Paese di rimbambiti, se una legge non funziona sarà legittimo lavorare per correggerla. L’unica cosa ragionevole l’ha detta Raffaele Cantone, ricordando al Parlamento che c’è bisogno di un tagliando per la Severino. Io dico esattamente la stessa cosa.
Per la legge sono candidabile ed eleggibile, lo ha ribadito il Tar respingendo un ricorso dei Cinque stelle. Quindi sono pienamente nel rispetto della legge. Poi scatta la Severino, che avvia la procedura per la sospensione, non per la decadenza. Chi ha fatto ricorso è stato reinsediato, dai Tar ma anche dal tribunale civile a Bari”, ricorda De Luca che ha avuto un vivace duello con la conduttrice del programma Lucia Annunziata.
“Abbiamo verificato la contraddittorietà del quadro legislativo italiano. Per la Severino puoi candidarti, essere eletto, poi scatta la sospensione e vieni reimmesso. E’ sotto accusa il Parlamento che in tre anni non ha trovato il tempo di produrre una legge coerente”.
Per Vincenzo De Luca scatterà la sospensione “se lo deciderà il presidente del consiglio”. E’ lo stesso neo presidente della Regione Campania a sottolineare questo punto, in uno scambio animato di battute con Lucia Annunziata. De Luca ripete di non avere “nessuna preoccupazione” sull’iter di insediamento degli organi regionali. “Immediatamente dopo la proclamazione degli eletti sarà convocato il Consiglio regionale, proporrò la nuova Giunta con il vicepresidente e la Campania andrà avanti con grande tranquillità”. Ci sono però pareri contrari, come quello dell’avvocato Gianluigi Pellegrino, che ha vinto il ricorso in Cassazione sulla competenza del giudice ordinario.
“Pellegrino dice idiozie. Ci sono altri giuristi secondo i quali ad un nuovo eletto come me la Severino non si dovrebbe applicare”. Ma lo spostamento della competenza dal Tar al giudice ordinario non complica i tempi per l’eventuale accoglimento di un ricorso? “L’ordinamento prevede l’articolo 700 per le questioni urgenti”.
L’ex sindaco di Salerno torna a parlare di “aggressione cinica, infame, senza precedenti” nei suoi confronti durante la campagna elettorale. A Lucia Annunziata, che usa il termine “illegalità” per definire il suo atteggiamento verso la Severino, De Luca replica piccato: “E’ una falsità. Mi sono mosso nel pieno e totale rispetto delle leggi, anche di una legge sbagliata come la Severino, il cui spirito doveva essere buttare fuori ladri e tangentisti, non impedire alle persone perbene di lavorare”.
Sulla composizione della giunta regionale in Campania “non ci sarà nessuna distribuzione dei pani e dei pesci. Deciderò in piena autonomia senza contrattare niente con nessuno. Quanto alla nomina del vicepresidente De Luca non ha voluto farne il nome: “E’ come se rivelassi il finale di un libro giallo. Una donna? Aspettiamo prima la proclamazione degli eletti. Ma posso confermare che farà sognare”. De Luca ha anche detto di non aver toccato l’argomento Giunta nel colloquio avuto l’altro giorno con il premier Renzi: “Mica vado a Palazzo Chigi a parlare di queste cose? Abbiamo parlato di sviluppo – ha precisato – di come agganciare i fondi europei alla ripresa. Non di altro”.
De Luca non risparmia bordate al presidente dell’Antimafia Rosy Bindi ed all’autore di Gomorra Roberto Saviano . “L’iniziativa della Bindi – ha detto De Luca – è stata sul piano umano infame e diffamatoria; sul piano costituzionale eversiva perche’ è intervenuta sul diritto dell’elettorato attivo e passivo. Tutto questo all’ultimo minuto di campagna elettorale..”. “Peraltro – ha aggiunto – nella lista della Bindi non c’erano impresentabili candidati con le mie liste. L’unico ero io”.
Sull’opportunità di procedere a querela nei confronti di Rosy Bindi De Luca ha detto: “Tutti quelli che diffamano sono denunciabili. Potrà rinunciare all’ immunità parlamentare e ci vedremo in tribunale”. De Luca è tornato anche sulle affermazioni fatte da Roberto Saviano che aveva denunciato la presenza di ‘liste di Gomorra’ tra quelle a suo sostegno.
“Saviano ha fatto un’affermazione grave e totalmente sbagliata a proposito delle liste. Per vincere in Campania – ha spiegato De Luca – bisognava fare un’operazione politica e spostare il 6-7 % dei voti da destra a sinistra. Questo si può fare con il trasformismo o proponendo un programma di svolta a tutti i cittadini per bene avendo messo come presupposti il no al mercato della politica e la lotta esplicita ai criminali”.
In Liguria “è riemersa la sinistra leopardiana, quella contenta dei deserti e della desolazione”. Questo il giudizio di Vincenzo De Luca, su quanto accaduto in Liguria. “Rispetto Cofferati, ma ha compiuto gravi errori politici”. De Luca definisce “un cumulo di sciocchezze” la tesi secondo cui il ‘caso Campania’ legato alla legge Severino abbia condizionato il risultato del Pd in Liguria: “Piuttosto ha pesato il giudizio sul governo regionale, con un candidato visto in piena continuità, e ha pesato la scissione. Risultato, si è passati da Togliatti a Toti. E passare dall’uomo di ghiaccio all’uomo surgelato non è un grande avanzamento”.
De Luca parteciperà alla direzione nazionale del Pd, di cui è componente. “Se trovo l’ispirazione parlerò, non è obbligatorio. Non ci sarà nessuna resa dei conti, si discuterà delle regionali che hanno visto uno straordinario successo del Pd sul piano nazionale, in un quadro in cui l’unico voto politicamente interessante era quello in Campania”.
C’è chi dice, ricorda a De Luca la conduttrice Lucia Annunziata, che se il centrosinistra avesse perso in Campania, oltre che in Liguria, il governo Renzi sarebbe stato in pericolo. “Non ho salvato nessuno, ho contribuito a fare in modo che il risultato nazionale fosse straordinariamente positivo per il Pd e il centrosinistra. Renzi non mi deve niente. Ho fatto la mia battaglia con determinazione feroce, dopo aver subito una campagna di aggressione senza paragone nella storia politica del Paese”.