Deferiti in stato di libertà per detenzione di arnesi atti allo scasso tre giovani rumeni
Nel corso della notte, nelle zone dei Picentini già fatte oggetto, nelle giornate precedenti, di numerosi raid nelle abitazioni, i Carabinieri della Aliquota Radiomobile della Compagnia di Salerno hanno deferito, in stato di libertà, per detenzione di arnesi atti allo scasso, tre giovani rumeni, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, tutti con pregiudizi di polizia per delitti contro il patrimonio, e tutti provenienti dall’hinterland napoletano. Costoro, in piena notte, sono stati sorpresi dai militari del Pronto Intervento mentre si aggiravano per le strade del piccolo Comune di Castiglione del Genovesi. I tre giovani, alla vista dei militari, che su disposizione del Comandante Provinciale di Salerno hanno intensificato i controlli nelle zone più colpite, hanno provato a darsi alla fuga ma, dopo un breve inseguimento nel corso del quale si è reso necessario l’intervento di altre pattuglie della Aliquota Radiomobile, sono stati bloccati e perquisiti. Durante le operazioni di controllo, i carabinieri hanno rinvenuto, nel veicolo su cui viaggiavano i giovani, degli arnesi atti allo scasso di cui gli interessati non hanno saputo fornire alcuna spiegazione. Allo stesso modo, i tre rumeni non hanno saputo fornire alcuna motivazione in ordine alla loro presenza, nel cuore della notte, nel piccolo Comune dei Picentini. Condotti presso gli uffici del Comando Provinciale, i tre giovani sono stati fotosegnalati e denunciati all’AG competente.
Sempre nel corso della giornata, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Salerno hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una ebolitana trentaduenne, già nota alle FF.OO.. La donna, a seguito di un controllo in questa via del Tonnazzo, effettuato dai militari con l’ausilio di personale femminile, è stata trovata in possesso di oltre 50 (cinquanta) grammi di hascish, già suddiviso in tre confezioni. La ragazza, pertanto, veniva tratta in arresto e, su disposizione del magistrato di turno, sottoposta al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.