Avellino – Salernitana, la signora Zito accende il derby: il cuore del mio Antonio batte per Salerno
Antonio Zito è l’ex più atteso al Partenio. Meno di un anno fa, a gennaio il ritorno da avversario in uno stadio che non gli risparmiò il tradimento sportivo ed i nuovi colori granata da lui indossati. In meno di un anno Antonio Zito ha conquistato l’Arechi risultando decisivo soprattutto nella doppia sfida play out con il Lanciano che ha regalato la salvezza in B dei granata. Poi alcuni messaggi d’amore per Salerno ed i suoi tifosi e la conferma di un legame viscerale con la città confermato da Daniela Rippa, la signora Zito in una intervista al quotidiano IlMattino.
Sposata con Zito dal 2009: mamma di Salvatore e Aurora, Daniela ha in comune col mediano origini e schiettezza tipicamente partenopee. Nell’intervista ad Annalisa Gatti sul Mattino rivela di Antonio che «il suo cuore batte peri colori granata, per la città e il pubblico».
Poi aggiunge: «Antonio ad Avellino s’è trovato molto bene, è stato amato da tutti. Gli avevano promesso un rinnovo mai arrivato, per questo decise di andar via. Ora il suo cuore batte peri colori granata, perla città e il pubblico. Mi dice che ogni volta che entra in campo s’emoziona come se fosse sempre la prima. L’ipotesi trasferimento a Foggia? Antonio mi fece leggere i messaggi dei tifosi della Salernitana che imploravano la sua permanenza. Mi emozionai tanto anch’io. D’altronde mio marito è così, o lo ami oppure lo odi. Con me non ha mai detto di voler andar via,vorrebbe concludere la carriera a Salerno: ne è testimonianza un quadro che abbiamo a casa, realizzato da un artista di Terni (dove pure Zito ha giocato) in cui Antonio ha scelto di farsi ritrarre con la maglia della Salernitana. Mi sono innamorata della città sin dal primo momento. Durante il prossimo ritiro precampionato ho intenzione di trascorrere l’estate a Salerno e portare i bimbi al mare. I tifosi della Salernitana poi sono splendidi e trascinanti. I miei figli conoscono a memoriai cori e spesso li intonano: ci sentiamo a casa».