Aumento IVA nel 2019: ecco cosa dovrà fare il Governo Di Maio-Salvini per evitare l’applicazione dal 22% al 24,2%
L’aumento IVA è una sorta di promessa che il Governo dovrà mantenere nel caso in cui non trovi dei fondi alternativi, presumibilmente maggiori entrate o minori spese dello Stato.
Questo significa che per non avere un aumento dell’IVA, occorrerà dimostrare nella Legge di Bilancio che:
- è possibile ottenere le entrate necessarie attraverso altri canali, in passato si è attinto alla lotta all’evasione fiscale e al recupero delle imposte mai versate;
- si possono ridurre alcune spese, e qui si apre una voragine perché ovviamente a seconda dei tagli proposti possono essere colpiti negativamente alcuni soggetti, poiché al di là della lotta agli sprechi della Pubblica Amministrazione, potrebbero essere stabiliti dei tagli alla Sanità o alla Scuola. Ma è tutto da vedere.
Il nostro Paese ha preso questo impegno per via della cosiddetta clausola di salvaguardia, una previsione inserita nella Legge di Bilancio che comporta un aumento automatico dell’IVA in caso di sforamento degli obiettivi fissati su:
- deficit dello Stato, le uscite che superano le entrate;
- debito pubblico, quel debito che lo Stato ha nei confronti di individui singoli, istituti di credito, imprese, altri Stati e istituzioni internazionali, e che deve essere contenuto entro certi limiti.
Fonte 6sicuro.it