Acqua, Gallo (M5S): legge di De Luca rottama i sindaci, siamo contro nuova governance regionale
“Il Pd renziano voleva rottamare la vecchia politica e ha rottamato i sindaci. Su 550 sindaci, adesso soltanto in 20 decideranno la gestione idrica campana. Il Movimento Cinque Stelle si è battuto per pretendere dalla Regione la liquidazione di Gori, uno dei gestori più odiati dai cittadini privati del nostro territorio e invece l’articolo 21 della nuova legge, grazie ad un emendamento passato in consiglio regionale, prevede l’allungamento delle convenzioni proprio ai soggetti che hanno difficoltà economico-finanziarie. Mi riferisco in particolare alla Gori che ha 300 milioni di debito verso la Regione e cioè verso i cittadini”.
Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo che oggi ha partecipato alla manifestazione in difesa dell’Acqua Pubblica, indetta dal coordinamento dei comitati civici per l’Acqua Pubblica per chiedere il ritiro o la modifica della nuova legge regionale sul riordino del servizio idrico campano.
“Nel corteo odierno – aggiunge Gallo – c’erano sindaci e cittadini provenienti da numerose cittadine campane di ogni provincia. Con la nuova legge, il problema del servizio idrico non riguarderà più soltanto i 76 Comuni gestiti da Gori. Se prima i sindaci gestivano il servizio, il nuovo e scellerato sistema di governance introdotto porterà ad una grande mobilitazione regionale. Quello di oggi è solo il primo passo di un percorso che vogliamo si concluda con la ripubblicizzazione del servizio, in linea con il referendum votato dai cittadini nel 2011”.