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23 novembre 2024 - 11:55:44

CINQUE REGIONI DEL SUD ITALIA INSIEME NEL PROGETTO RETE SITI UNESCO


Si è tenuta questa mattina, mercoledì 18 luglio, nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi (Piazzetta Giovanni Pascoli, 1), la conferenza stampa di presentazione del PROGETTO RETE SITI UNESCO.

Il Progetto -cofinanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali- è stato elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia).

 

Sono stati coinvolti 15 gli Enti locali (Province, Città Metropolitane, Liberi Consorzi Comunali, Comuni) del Sud Italia aventi un sito UNESCO, insieme all’Associazione Province Unesco Sud Italia in qualità di partner finanziatore e responsabile della prosecuzione delle attività oltre la durata del progetto.

 

Protagonisti 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la  Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini  (SU), i trulli  di Alberobello  (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).

 

Capofila è la Provincia di Matera4 le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; 6 i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; 2 Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; 2 le Città Metropolitane: Città Metropolitana di Bari, Città Metropolitana di Palermo.

 

Il progetto mira a promuovere i siti Unesco dei territori aderenti all’iniziativa, affinché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’areaL’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, al fine di promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

 

Uno dei punti cardini del progetto è il Festival #UNESCOfestivalexperience, il cui direttore artistico è Gaetano Stella. Si tratta del primo festival dei siti UNESCO del Sud, evento itinerante con giornate nei siti UNESCO del Sud aderenti al progetto (tutti gli spettacoli teatrali e musicali sono ad ingresso gratuito).  Ad ogni spettacolo è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non sarà cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Nove i temi trattati negli eventi del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.

Dopo la presentazione a Matera, prima tappa del progetto, in Puglia.

 

Sabato 21 luglio, alle ore 19, a Castello di Monte Sant’Angelo (Foggia), si terrà il seminario dal tema “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”.  Interverrà, tra gli altri, il prof. Franco Salcuni, docente di filosofia, scienze umane e comunicazione del turismo e presidente di Legambiente Castello di Monte Sant’Angelo.

 

Alle ore 21, sempre Castello di Monte Sant’Angelo, ospiterà lo spettacolo “Le quattro apparizioni dell’Arcangelo Michele” che avrà per tema “La fede”.

Le quattro apparizioni dell’Arcangelo Michele (il toro, la battaglia, la dedicazione, la peste) avverranno tramite la spettacolare drammatizzazione delle voci narranti di Elena Parmense e Gaetano Stella e la partecipazione di sette artisti della Human Company Teatro, gruppo internazionale di trampoli e fuoco.

Domenica 22 luglioore 21, nel Cortile interno di Castel del Monte, Andria (Bt), si terrà, invece, il concerto “Cantate e sunate” Festa con suoni e ritmi popolari. Cristian Brucale presenta il progetto di musica popolare “Vienteterr” con la partecipazione dell’artista senegalese Laye Ba e sette musicisti.

Non solo musica e teatro, ma anche delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento #patrimonidelsud. Per la tappa pugliese del progetto, il 21 luglio, alle ore 18, le “invasioni digitali” saranno ambientate ai Trulli di Alberobello, con l’evento “Aspettando il Tramonto”.

Si continuerà, poi, in Campania (26, 27 e 30 luglio), in Sardegna (24 agosto), in Sicilia (2, 3, 4 settembre) e Basilicata (14 settembre).

In ogni tappa protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger i quali racconteranno queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.

“Il progetto Rete Siti Unesco – sostiene il Presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo – s’inquadra all’interno delle azioni di assistenza tecnica al territorio e nell’ambito di un’innovativa azione di integrazione delle politiche di sviluppo nell’ottica di Matera capitale europea della cultura 2019.

L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia, che ospitano un sito Unesco, per promuovere, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, tutte le risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche dei nostri territori in un’offerta turistica unica ed integrata.

I vantaggi che possono derivare da questo approccio al progetto sono quelli di dare visibilità al nostro patrimonio e produrre servizi indispensabili per favorire la crescita dei sistemi imprenditoriale e turistico. La sostenibilità delle misure che si vogliono sviluppare deve essere letta in funzione della programmazione del Piano strategico territoriale di area vasta in corso di definizione. La garanzia di riuscita del progetto sono da ricercarsi nella capacità di inquadrare e di integrare le azioni di promozione del territorio con le risorse disponibili per la programmazione”.

 

Il Progetto Reti Siti Unesco – sottolinea l’assessore al Patrimonio UNESCO e Qualità Urbana del Comune di Matera, Paola D’Antonio – ha rappresentato un’ottima occasione per importanti città d’arte e cultura del Mezzogiorno per la costruzione di una rete fra le varie modalità di governo del territorio, al fine di valorizzare le varie specificità gestionali. La strategia complessiva di governance può significare un fattore moltiplicativo che potenzia l’efficacia di ogni singola gestione e facilita gli scambi e le sinergie fra i territori in un sistema dinamico. Ed è proprio in questa logica che ci auguriamo che tali processi virtuosi possano trovare nelle tecnologie innovative strumento di promozione di modelli di gestione sostenibile dei territori urbani e dei paesaggi culturali. Matera non è solo capitale della Cultura ma è un sito Unesco paesaggio culturale la cui identità si riconosce con processi virtuosi di conoscenza, gestione e salvaguardia di contenuti importanti, rappresentativi di tutto il meridione d’Italia; un meridione che si assurge a territorio strategicamente importante negli scenari socio politici mondiali e che quindi deve garantire risorse identitarie di tradizioni e comunioni dei processi sostenibili. Accanto al lavoro di cittadini, istituzioni, fondazioni ed associazioni, progettualità che creano e fanno rete sono obiettivi prioritari da perseguire, lavorando sui territori e per i territori”.

“Sono molto soddisfatto – aggiunge il Presidente Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora – del lavoro svolto finora. Il progetto ha reso concreta una collaborazione tra numerosi enti di diverse regioni con l’obiettivo di potenziare la nostra capacità di essere destinazione turistica forte e unica. E’ un progetto del Sud per il Sud, dove gli attori locali collaborano per valorizzare i loro territori aumentando il turismo sostenibile nell’area, e quindi creando vantaggi per l’economia locale. Non solo l’Italia è uno dei maggiori competitor nel settore del turismo culturale, in ragione del vastissimo patrimonio culturale che possiede. Nelle Province del Sud Italia questo immenso patrimonio è ancora fortemente sottoutilizzato ed è necessario sviluppare azioni forti capaci di imprimere una inversione di tendenza. Le Province che partecipano al progetto hanno già avviato, su questo tema, azioni di cooperazione e si sono riunite in Associazione – l’Associazione Province Unesco Sud Italia (che partecipa al progetto come partner) per creare condizioni di innovazione strutturale, per meglio tutelare l’interesse comune sul piano della valorizzazione dei siti e dei sistemi turistici locali, per rilanciare la governance a livello locale per il sistema turistico e rendere questi siti attrattori più forti. Il progetto rappresenta un’occasione per dare un impulso maggiore alla cooperazione e costruire i presupposti per poter, successivamente, ampliare e consolidare lo sviluppo del sistema turistico locale, che pone al centro l’esigenza di accrescere i flussi turistici verso le destinazioni dei siti Unesco, perché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area”.

“Il progetto – rimarca Alfonso Marrazzo, Segretario Generale della Provincia di Matera capofila del progetto Rete Siti Unesco – ha visto inizialmente coinvolti prevalentemente gli enti Provinciali, istituzioni intorno alle quali è stata costruita 150 anni fa l’unità d’Italia, al fine di dare visibilità al patrimonio Unesco e offrire servizi a favore del sistema imprenditoriale e turistico del Sud Italia. Una parte significativa del progetto e delle strategie di valorizzazione è incentrato sulla realizzazione di nuovi servizi informativi a rete omogenei fra i partner, con una serie di azioni comuni che promuovano nel complesso il territorio dei siti come un unico sistema di offerta culturale/turistica per ottenere un aumento progressivo di presenze e aumentare la destagionalizzazione. L’obiettivo principale resta comunque sempre lo stesso: stimolare la consapevolezza degli attori locali nei confronti dei valori patrimoniali del loro territorio in vista della più ampia condivisione delle politiche di tutela. Il coinvolgimento dei privati, delle imprese locali e in particolare quelle connesse al turismo, può comportare uno stimolo fondamentale per la continuità dell’azione, compensando l’impegno a fasi alterne delle amministrazioni pubbliche. Questo progetto, infine, ha tutte le caratteristiche per costituire una “buona pratica” per la gestione dei siti Unesco al quale Matera Capitale Europea della cultura 2019 partecipa con tutte le carte in regola per attestarsi come centro di riferimento per lo sviluppo e la valorizzazione di questo patrimonio mondiale di cui è ricco il Sud della Penisola”.

“Finalmente – illustra Ciro Castaldo, Responsabile Attuazione Comunicazione e Disseminazione Province Unesco Sud Italia – vediamo la concretizzazione del progetto stesso. Elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia, con l’assistenza tecnica Associazione TECLA, e promosso dall’Upi, ha ricevuto i fondi del Decreto del Ministro del Turismo del 13 dicembre 2010. Da allora, però, sono passati molti, troppi anni. Presentato il 15 settembre 2011 al Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri da un partenariato composto da 15 Enti locali, vede la luce solo oggi. Nonostante l’alta valenza del progetto, tanto da essersi posizionato settimo tra più di 400 proposte pervenute, “Rete Siti Unesco” ha avuto una lunga e difficile gestazione. Bisogna ringraziare la Provincia di Matera e la Provincia di Salerno che si sono prese la responsabilità di portare avanti una iniziativa così complessa e al tempo stesso sinergica per cinque regioni del Sud che vantano siti Unesco al proprio interno. Una delle attività del progetto è il Festival #UNESCOfestivalexperience. Si tratta del primo festival dei siti UNESCO del Sud, evento itinerante con giornate nei siti UNESCO del Sud aderenti al progetto. Da luglio a settembre si susseguiranno spettacoli teatrali, eventi di teatromusica, concerti in luoghi suggestivi quali Castello di Monte Sant’Angelo (FG), Castel del Monte, Andria (BT), Benevento, Amalfi – Costiera Amalfitana (SA), Barumini, Enna, Noto (SR), Cefalù (PA) e Matera.  Il progetto, però, si sviluppa su più segmenti. Non solo musica e teatro, ma anche delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento. E’ fondamentale che il visitatore si senta parte integrante del sito che scopre o riscopre e lo faccia proprio. Il passato – da elemento lontano e quasi scardinato dal tessuto quotidiano – diventa fruibile e decifrabile grazie anche ai nuovi linguaggi moderni”.

“Il Progetto Rete Siti Unesco – illustra Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto – intende, tra le altre cose, migliorare i servizi al turismo  e accrescere i flussi turistici di tali contesti territoriali facendo leva sulla valorizzazione del turismo culturale, soprattutto in una prospettiva di destagionalizzazione, sulla maggiore accessibilità del patrimonio culturale UNESCO e sulla promozione dell’offerta turistica complessiva: cultura, ambiente, natura, prodotti tipici, tradizioni, specificità sportive, benessere. Un aspetto fondamentale del progetto è costituito dal portale web e dalla virtual app card. Il Portale Unesconet.net, fruibile anche tramite smartphone, è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista, inclusi i turisti con bisogni speciali; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi. La virtual app card è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. Inoltre altro punto cardine del progetto è il Festival #UNESCOfestivalexperience. Punti di forza del progetto saranno una qualiquantitativa attività basata su una governance che avrà la cooperazione di attori pubblici e privati; ciò finalizzato a creare un’offerta turistica integrata grazie alla valorizzazione dei luoghi della cultura soprattutto i Siti Unesco ma anche quelli enogastronomici e ambientali. Strategico sarà, in questo senso, oltre al ruolo degli Enti Pubblici regionali, provinciali e locali, anche quello degli operatori economici e delle loro associazioni di categoria per quanto concerne gli albergatori, i ristoratori, le aziende di trasporto locale, i servizi taxi e le aziende di noleggio con conducente, alfine di migliorare l’attenzione dei turisti verso i siti Unesco tramite una migliore distribuzione durante l’anno dei flussi turistici con una opportuna quanto strategica destagionalizzazione turistica con benefici effetti sul PIL locale e con un aumento dell’occupazione e del numero di imprese del settore turistico locale”.

 

 

 

 

I 14 siti UNESCO del progetto sono:

  • I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT)
  • La Costiera Amalfitana (SA)
  • Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA)
  • Il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN)
  • La Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE)
  • Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA)
  • Siracusa e Le necropoli rupestri di Pantalica (SR)
  • Le Città tardo barocche del Val di Noto (SR)
  • La villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN)
  • L’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini (SU)
  • I trulli di Alberobello (BA)
  • Castel del Monte (BT)
  • Il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG)
  • La Foresta Umbra (FG)

 

Il Comitato tecnico scientifico del progetto, organo di consulenza in relazione agli aspetti scientifici e di presidio di know how dei temi del progetto, è costituito da:

–        Prof. Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, assessore alla Rivoluzione, Cultura e Agricoltura, Difesa del Paesaggio e del Centro Storico del Comune di Urbino, Direttore e coordinatore della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Paleoantropologico della città di Venezia, componente del Cts per l’ambito 1.

–        Prof. Giovanni Ruggieri, Docente di Economia del Turismo presso l’Università degli Studi di Palermo, componente del Cts per l’ambito 2.

–        Prof. Francesco Paolo Salcuni, Presidente Circolo Legambiente “FestambienteSud”, componente del Cts per l’ambito 3.

–        Ing. Francesco Cipollone, Ingegneria dei sistemi informativi, Progettazione, Direzione Lavori e Collaudo in ambito Sistemi informativi e tecnologie TIC, componente del Cts per l’ambito 4.


18/07/2018 - Categoria: Provincia
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