Si dimette il coordinatore Psi di Pontecagnano Faiano
Se il buongiorno si vede dal mattino
Criteri volatili, adattati alle singole liste e persone, sono alla base della composizione del nuovo esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Lanzara.
Una cultura del “one to one” a discapito di ogni ragionamento, confronto, prospettiva e percorso collettivo.
La nuova giunta municipale, quella del cambiamento, è così nata su misura, in base alle necessità e ai desideri individuali, alle logiche sovracomunali, ai pettegolezzi, ai veti, alle simpatie e alle antipatie.
Venuti meno tutti i buoni propositi della vigilia; annullati in un sol colpo tutti quei princìpi politici di interesse generale che si accettano anche quando vanno a ridimensionare aspettative e ambizioni personali.
Eppure le premesse erano ben diverse: sono le stesse che per due anni e mezzo hanno guidato la mia azione di coordinatore cittadino del Psi a Pontecagnano Faiano.
Un lavoro intenso, affascinante, proficuo, portato avanti con una squadra valida che non smetterò mai di ringraziare.
Un lavoro gomito a gomito con Giuseppe Lanzara volto al raggiungimento di obiettivi oltremodo chiari: sostenere la nascita di una coalizione forte e ampiamente rappresentativa delle migliori istanze del territorio; coprire uno spazio politico, ovverosia quello progressista e socialista, che nella nostra città da troppi anni non poteva vantare né una sede e né un tesseramento degni di una storica e rispettabile tradizione.
“Insieme” ha ripagato tanti sacrifici e impegno: l’elezione di un consigliere comunale quale testimonianza di un buon risultato elettorale in una competizione di certo non facile al cospetto di partiti e movimenti ben più attrezzati.
“Insieme” ha contribuito al successo di Giuseppe Lanzara e all’affermazione di un progetto che presupponeva un rinnovamento vero, di metodo soprattutto.
Al ritornello “Scegli di cambiare” ci avevo creduto per davvero, come tanti altri.
Ma che tremenda amarezza constatare che, proprio nel momento in cui gli slogan avrebbero dovuto lasciare posto ai fatti, si è preferito agire diversamente e smentire se stessi alla prima occasione utile.
Partecipazione, condivisione e coinvolgimento sono rimasti solo un lontano ricordo; di criteri nobili nemmeno l’ombra, di mutevoli in abbondanza.
L’unico risultato di rilievo è stato mortificare mesi e mesi di duro lavoro. Da non crederci.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa giornata è iniziata non male, ma malissimo.
Ne consegue l’unica, seppur sofferta, decisione possibile: mi dimetto da coordinatore cittadino e lascio il Psi.
Troppo distanti le nostre posizioni su un dibattito così centrale, troppo forte il mio dissenso verso una politica alla ricerca di una bandierina da apporre su una cartina provinciale e nulla più.
Non accetto che sulla pelle della mia città si giochi una partita di sfrenati egoismi e personalismi interni e forestieri.
Non accetto chi acconsente a tutto questo con una superficialità disarmante.
Scelgo Pontecagnano Faiano: a testa alta.
Non mi dimetto dalla politica, non abbandono la mia area di riferimento: dal basso continuo a lavorare al laboratorio nazionale del nuovo centrosinistra, con l’umiltà e la passione che mi contraddistinguono.
Lo faccio da uomo libero. Ora e sempre.
Pontecagnano Faiano, 14 luglio 2018