Salernitana, Lotito a LiRa Tv: roppi individualismi, a gennaio metto a posto le cose [VIDEO]
Claudio Lotito torna sulla crisi della Salernitana ed è convinto che la squadra saprà riprendersi. Il co-patron è intervenuto durante Goal su Goal in onda ogni martedì alle 20.55 su LIRATV. Per Lotito ancora 90 minuti e poi si tireranno le somme sul girone d’andata della Salernitana. Il presidente ha lasciato chiaramente intuire che verranno presi provvedimenti verso quei calciatori che non hanno ben compreso quel è lo spirito del club granata. “Ci sono troppi individualismi. A gennaio metteremo a posto le cose”.
ECCO L’INTERVISTA SU LIRATV
“Come si chiude il 2016? Non in maniera soddisfacente – dice Lotito a LIRATV -. Le aspettative erano diverse e la squadra ha delle potenzialità diverse, però i risultati ci hanno penalizzato per una serie di motivi, come uno scarso rendimento e soprattutto alcuni fattori imponderabili. Questo però non significa che le responsabilità non siano della squadra. La squadra non sta esprimendo le potenzialità che ha. Abbiamo delle individualità importanti che però non riescono a pensare in termini di collettivo. Non abbiamo sfigurato contro le prime della classe come Verona e Frosinone e poi siamo caduti contro avversari sulla carta inferiori ma che con determinazione, spirito di gruppo e spirito di sacrificio hanno portato a casa il risultato.
Un obiettivo non si raggiunge grazie al singolo giocatore, ma attraverso la squadra, lo staff tecnico, lo staff sanitario e attraverso il pubblico. Se viene meno una di queste componenti ciò può influire a livello psicologico e anche sul rendimento. Cosa è venuto meno? I giocatori non hanno ferocia agonistica. Se uno entra in campo con determinazione e ferocia agonistica raggiunge i risultati, se invece si scende in campo con un atteggiamento di superiorità psicologica poi ne paghi le conseguenze. La società interverrà per permettere alla squadra di recuperare le potenzialità che oggi ci sono.
Chi vuole stare a Salerno deve sposare la causa e dare il trecento per cento. Dopo la gara col Perugia bisogna fare il punto della situazione per capire chi sposa il progetto e chi non lo sposa. Faccio anche un appello alla tifoseria. Quella frangia di tifosi che crea danni buttando petardi, come successo ad Avellino, non permette ai giocatori di esprimersi al massimo perché li intimorisce. Prestazioni come quella del primo tempo di Avellino significano che i giocatori hanno paura”.